Oggi, ciò che resta è solo cenere, mista a sofferenza e sete di giustizia. La tragedia di Grenfell Tower di Londra. 72 morti e 74 feriti.
Quante anime, quanti sogni, quanti amori, sono naufragati nella tragedia di Grenfell Tower di Londra? Tanti, troppi. Un grido di dolore si erge ancora, lanciato di colpo in cielo, per non dimenticare mai, ciò che è stato.
72 vite, stroncate via in sole 24 ore.
Correva l’anno 2017. La notte del 14 Giugno, il disastroso incendio della Grenfell Tower londinese, costrinse la prima squadra di pompieri, ad intervenire sul posto. Nelle ore successive, le squadre di vigili del fuoco, contavano circa 250 anime, impegnate nel sedare quell’incredibile rogo.
Antonio Roncolato, uno dei sopravvissuti italiani, ricorda quella notte, confessando i suoi pensieri a Fanpage.it: “Ci dissero di stare chiusi dentro agli appartamenti. Io attesi lì dentro per molte ore, sentivo il fuoco sempre più vicino, sempre più caldo”.
I ricordi strazianti di Antonio Roncolato
A cinque anni dalla tragedia, Antonio ha ancora gli occhi lucidi, mentre ricorda quegli istanti di puro terrore: “Le fiamme andarono prima verso l’alto e non si diffusero in larghezza. Quella è stata la mia salvezza. Fuori dal grattacielo c’era mio figlio. Mi sono detto, se questa sera fai uno sbaglio, sarà l’ultimo della tua vita”.
Antonio stava per cedere: “Le fiamme stavano arrivando. Avevano atteso troppo tempo. Chiamai nuovamente i pompieri e gli dissi che avevo fatto come mi avevano detto, ma che non c’era più tempo. Arrivarono in tre, ci prendemmo centoventi secondi per istruirmi sul piano di sicurezza e per spiegarmi il piano d’uscita. Non bisognava sbagliare un passo, eravamo in Inferno. Una volta aperta la porta dell’appartamento, non bisognava fare nessun errore”.
Un racconto da brividi, che ancor’oggi scuote ed angoscia. Una di quelle tragedie che lasciano il segno e che, si spera, non si palesino mai più.